Rifiuti, Raggi diserta la Città metropolitana, ma va a fare anticamera in Regione.

Il 21 Novembre 2019, insieme a tutti i consiglieri del centro - destra, ho richiesto a Virginia Raggi di convocare un Consiglio metropolitano straordinario che avesse come tema esclusivo l'Ambiente. Neanche a farlo apposta pochi giorni dopo la Sindaca ha prodotto un'ordinanza nella quale ha previsto il conferimento dei rifiuti di Roma presso la discarica di Civitavecchia ammettendo nel testo della stessa l'emergenza rifiuti. Il 26 Novembre 2019 si è tenuto un Consiglio metropolitano nel quale erano programmati alcuni punti all'ordine del giorno attinenti alla gestione ordinaria e poteva essere l'occasione per affrontare l'emergenza in corso. Come al solito la Sindaca ha delegato le sue funzioni alla sua Vice ed a dei Delegati che da tempo hanno smarrito il dono della parola. Al fine di stimolare un dibattito in aula ho presentato una mozione avente come oggetto il ritiro dell'ordinanza che portava i rifiuti a Civitavecchia, ma anche in questo caso nulla ha scalfito l'immobilismo grillino. E poi ? cosa accade il 27 novembre 2019? La Raggi, che non partecipava alle assise che per legge rappresenta, si reca al Consiglio regionale sperando di poter essere ascoltata. Vi sembra normale? In tutta questa breve e triste storia faccio riscontrare che la Sindaca di Roma in veste di Sindaca della Città metropolitana e quindi in pieno conflitto d'interesse per eccesso di potere ha stabilito di spostare il rischio igienico sanitario riscontrato su Roma in un Comune della Città metropolitana. Nutro dei dubbi anche sulla effettiva regolarità dell'ordinanza stessa in quanto non attiene alla gestione del servizio, ma si riferisce chiaramente ai quantitativi di rifiuti da conferire atto che, stando sempre alle norme, mi risulta essere di competenza della Regione Lazio. Aspettando che la Conferenza dei Capigruppo del 2 dicembre 2019 fissi la data del Consiglio che abbiamo richiesto speriamo che la Sindaca e la banda di incompetenti che si porta dietro non prendano altre decisioni scellerate.