#ViaGiorgioAlmirante

16.06.2018

Solo chi non conosce o non ha studiato la figura politica di Giorgio Almirante può dirsi contrario all'opportunità di dedicargli una via tra le strade di Roma. Inquadrando l'epoca, la storia e la vita dell'uomo, oltre che del politico, appare clamorosamente riduttivo giudicarlo per uno scritto del 1942 sul tema del razzismo. Per carità, non voglio minimizzare, ma perchè giudicarlo diversamente da esponenti politici della stessa epoca che nei loro scritti hanno detto e probabilmente fatto di peggio?

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel 1956 sostenendo l'invasione dell'Unione Sovietica in Ungheria che sparava con i carri armati sulla folla inerme parlò di contributo alla pace. Per non parlare poi di una delle sale di Palazzo Madama, il Senato della Repubblica, intitolata al rivoltoso Carlo Giuliani. Guardando indietro, ma non troppo abbiamo un elenco lunghissimo di ex brigasti condannati e miracolati in posti chiave e di potere. Giorgio Almirante nella sua lunga storia politica è stato un rappresentante di parte in un tempo nel quale esserlo non è stato semplice. Ha guidato un partito tenendolo sempre nel perimetro dell'ordine democratico stabilito dalla Repubblica risultando spesso avanguardista in alcune proposte come quella della Repubblica Presidenziale e conservatore laddove il partito mostrasse maggiori resistenza vedi referendum sul divorzio. Giorgio Almirante è stato fondamentale attore della vita democratica italiana, era un italiano che ha rappresentato nel miglior modo una piccola, e a volte una grande, porzione di connazionali che non si rivedevano nel rosso del partito comunista o nel bianco della democrazia cristiana. Se prendessimo l'elenco delle vie dei nostri paesi e andassimo a scavare nella storia di ognuno probabilmente saremmo costretti a lasciare pochi cartelli. La storia ci insegna che per andare oltre bisogna creare un'altra fase e forse è giunta l'ora che la generazione nata con il'68 e formatasi sulle vecchie ideologie del '900 lasci spazio alle nuove generazioni consentendo, così come avvenuto in altri stati europei, un vero percorso di pacificazione nazionale. Finchè esisterà la politica dell'ANTI, dell'ANPI e quella dei reduci la nostra Italia non crescerà mai.

Andrea Volpi - Blog politico
Tutti i diritti riservati 2017
Creato con Webnode
Crea il tuo sito web gratis! Questo sito è stato creato con Webnode. Crea il tuo sito gratuito oggi stesso! Inizia