Province, Chi Governa con l'AntiPolitica nuoce gravemente alla Nazione

01.05.2019

Il 4 Dicembre 2016 gli Italiani hanno votato contro la Legge Costituzionale Renzi - Boschi e sancito l'esistenza delle Province. La Politica, prima di tutto, dovrebbe prendere atto di ciò affrontando in modo costruttivo il dibattito sul riordino degli Enti Locali ed evitando di scadere in un banale e improduttivo confronto che non migliori lo status quo.

Lega e M5S sono palesemente divisi sul da farsi, e se da un lato è vero che l'argomento non è stato inserito nel contratto di governo, dall'altro è quanto mai evidente che sia giunta l'ora di rimediare a ciò che la legge n. 56/2014 ha prodotto.

Giudicare l'azione delle Province dal punto di vista dei tagli e quindi dei risparmi non è sbagliato solamente dal punto contabile, ma lo è ancor di più, in quanto altri Enti, come le Regioni, spendono e sperperano maggiori risorse di quanto gli enti intermedi abbiano mai investito.

Su tale argomento la Corte dei Conti ha già chiarito quanto dal punto di vista dei numeri sia stata fallimentare la Legge Del Rio, e nonostante ciò, c'è ancora chi, anche qualche giornalista divenuto famoso come "cacciatore di sprechi", affronti il tema del riordino degli Enti Locali esclusivamente come taglio alla spesa e, forse, solamente in secondo momento giudicandone il funzionamento e le competenze.

Che piaccia o no la Costituzione assegna alle Province delle competenze strategiche e fondamentali per l'organizzazione di molti servizi ed è su questi e da questi che si deve far nascere un ragionamento su come riorganizzare i tre livelli amministrativi.

Dopo cinque anni di applicazione della Legge Delrio un ritorno al passato è il più grande passo in avanti che si possa compiere. In alternativa, ma non è questa la legislatura giusta, è necessario un intenso e proficuo lavoro parlamentare per rigenerare l'architettura dello Stato attraverso un confronto reale che non preveda colpi di maggioranza o percorsi normativi ridicoli come il tentativo del Partito Democratico fallito con l'aborto della Delrio.

Anche questa volta l'incompetenza di chi ha la responsabilità governativa, fu la stessa cosa con Renzi e la Boschi, rischia di farci discutere di tutto tranne che della sostanza e delle soluzioni auspicate, non solo dall'Upi ( Unione delle Province), dai dipendenti e dagli addetti ai lavori, ma dai cittadini che in questo quinquennio hanno potuto constatare quanto sia necessario ristabilire servizi primari come la manutenzione delle strade e delle scuole superiori.

Se il dibattito continuerà a vertere su temi di anti politica saranno veramente pochi i partiti che potranno dimostrare di avere ragione dal principio, tra questi possiamo annoverare certamente Fratelli d'Italia, che da subito non si è lasciato trascinare in ragionamenti di convenienza non partecipando al torneo di chi la dice più grossa. I riflettori infatti sono puntati sui dietrofront della Lega, prima ferventi sostenitori dell'abolizione delle Province, e sulle incoerenze di fondo del M5S che vorrebbero la risoluzione della Delrio ( Raggi), ma allo stesso tempo affermano che di fare un passo avanti non se ne parla (Di Maio).

In attesa di un Governo in grado di poter affrontare con competenza e senso istituzionale una riforma degli Enti Locali riteniamo opportuna una riabilitazione immediata delle Province che ristabilisca la sovranità popolare e quindi l'elezione diretta del Presidente della Provincia e del Consiglio Provinciale a discapito di un sistema elettorale che vede protagonisti i partiti e non premia le rappresentanze locali.

La sicurezza e manutenzione delle strade, la stabilità dei ponti e dei viadotti, i soffitti delle scuole superiori, la pianificazione dell'assetto territoriale e le problematiche ambientali non sono situazioni astratte da poter posticipare e liquidare in uno slogan ben recitato, ma rappresentano il vivere quotidiano di migliaia di Italiani.

Fratelli d'Italia continuerà a battersi per:

- il ripristino immediato della democrazia diretta attraverso l'elezione del Presidente e del Consiglio Provinciale.

- dare seguito al mandato popolare del 4 dicembre 2016 ripristinando la struttura, l'organizzazione e le risorse delle Province d'Italia.

- analizzare gli sprechi e il cattivo utilizzo di denaro pubblico in tutte le Istituzioni italiane a cominciare dalle Regioni.

- intraprendere un percorso di riforma degli Enti Locali che rigeneri l'architettura dello Stato e renda più attuali e coerenti i ruoli, le funzioni e le competenze degli stessi.

Andrea Volpi

Andrea Volpi - Blog politico
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