Città metropolitana, Sulle nomine di Capitale Lavoro esigiamo massima trasparenza
Se da un lato è veritiero affermare che la Città metropolitana è in stato agonizzante a causa delle disposizioni imposte dalla Legge Del Rio, dall'altro è opportuno sottolineare che la gestione politica di tale Istituzione produce nelle mani di chi ne detiene le redini la possibilità di scegliere, anzi sarebbe più corretto dire nominare, i membri di vari consigli di amministrazione e tra questi i consiglieri di amministrazione di Capitale Lavoro Spa. Quest'ultima è una società partecipata al 100% dalla Città metropolitana che conta oltre 300 dipendenti ed è stata oggetto di un bando che puntava alla selezione di tre figure per comporre un consiglio di amministrazione al posto della precedente figura di un unico amministratore. Tale bando, molto discutibile, è stato prontamente revocato dalla Raggi che successivamente ne ha disposto un altro pubblicato sul sito dell'Ente il 6 ottobre 2017. Secondo i regolamenti della Città metropolitana spetta al Sindaco scegliere tra le candidature pervenute i tre componenti e proporli al vaglio del Consiglio metropolitano, il quale ha esclusivamente il compito di ratificare e non quello di respingere la proposta. E' già accaduto che, nonostante il parere contrario del Consiglio metropolitano, il Movimento 5 Stelle abbia nominato i componenti del Consiglio di Amministrazione del Consorzio per la gestione di servizi per lo sviluppo economico e turistico dei Comuni rivieraschi del Lago di Bracciano senza aver rispettato l'organo "democraticamente" eletto e addirittura senza aver messo a disposizione della Commissione consiliare competente l'identikit degli altri candidati. Non sarà così per Capitale Lavoro Spa in quanto, almeno in questo caso, essendo la società interamente di proprietà dell'ente, spetterà al Consiglio metropolitano approvare le nomine. In diverse occasioni ho fatto presente ai paladini della trasparenza che sarebbe stato opportuno mettere a disposizione di tutti i consiglieri gli atti relativi alle candidature così da poter consentire un giudizio più oggettivo e trasparente sulle scelte, ahimè, ne sulle nomine fatte per Acea, tantomeno per le nomine effettuate sul Consorzio per la gestione di servizi per lo sviluppo economico e turistico dei Comuni rivieraschi del Lago di Bracciano, è stato possibile disporre degli atti e mai la Raggi ha motivato le sue scelte attraverso un documento scritto o attraverso un discorso di accompagnamento. Il 17 novembre 2017 ho ritenuto opportuno inoltrare al Segretario Generale dell'Ente una richiesta di accesso agli atti al fine di poter svolgere in modo corretto il mio mandato da Consigliere e con l'obiettivo di poter disporre di tutti i documenti necessari per valutare i curriculum di chi è stato proposto e di chi si è auto candidato.
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