Dal 13 al 16 Settembre torna Atreju
Dal 13 al 16 settembre, presso l'Isola Tiberina, nel pieno centro di Roma tra le anse del Tevere, si svolgerà la ventiduesima edizione di ATREJU.
Nata nel 1997 nell'alveo politico della destra italiana, Atreju è riuscita ben presto a travalicare gli originali confini generazionali e ideologici, fino ad accreditarsi come una delle più importanti manifestazioni politiche e culturali d'Italia, consacrandosi come cerimonia pubblica d'inaugurazione di ogni nuova stagione istituzionale.
Scegliemmo il protagonista de "La Storia Infinita" di Michael Ende, come emblema di coloro che ogni giorno si battono contro le forze del Nulla; un nemico subdolo che attacca il futuro, ne consuma le energie migliori, privandolo di valori e di speranze.
"Europa contro Europa ", sarà il titolo di Atreju 2018. Per raccontare una scelta di campo ideale, la nostra. Senza remore né infingimenti. La festa è l'occasione per mostrare come all'attuale visione dell'Unione Europea se ne possa contrapporre un'altra basata sulle sovranità nazionali. Per contrapporre ad una visione elitaria e tecnocratica il punto di vista dei popoli e delle identità.
Un'edizione speciale dunque, in considerazione dell'imminente tornata elettorale europea, ma anche una grande opportunità di confronto tra pensieri diversi, tra protagonisti nazionali ed europei del nostro tempo, a prescindere dai colori politici. Tra i nomi degli ospiti spicca il nome di Steve Bannon.
Atreju è molte cose: dibattiti politici, manifestazioni culturali, premiazioni, spettacoli di musica e teatro, presentazione di libri, mostre e villaggio ludico. Non vi campeggiano simboli di partito né ipocrisie qualunquiste. Atreju era e resta una festa di parte, ma non di partito, anche se non mancheranno appuntamenti dedicati a Fratelli d'Italia e alle sue strategie. Da qui il suo successo e la partecipazione nelle passate edizioni dei più importanti attori della società italiana ed internazionale: capi di stato e di governo, ministri, intellettuali, artisti, campioni olimpici, e di tanti giovani provenienti da tutte le città della Penisola.