Accoglienza, Migranti, Blocco Navale. Riflessioni.
"Si, sono di destra, ma i migranti li chiamo fratelli". Mi rivedo moltissimo nelle parole del governatore della Regione Sicilia Nello Musumeci che in un'intervista sul tema dell'immigrazione ha disorientato il giornalista che aspettava ben altre risposte. In questi giorni ho avuto modo di visitare il centro di accoglienza "Mondo Migliore" di Rocca di Papa, una struttura ben curata, pulita e ottimamente gestita. Al suo interno, prima dell'arrivo dei superstiti della "Diciotti", 270 persone tra cui tante famiglie e bambini. Non ho dubbi che la serenità dei Castelli Romani e il servizio di accoglienza offerto dalla cooperativa che gestisce il centro abbiano contribuito a restituire pace e dignità a queste persone. Visitando il centro, le stanze, i locali medici, la mensa e tutto il resto, ho potuto apprezzare il comportamento degli ospiti così come si apprezza l'ordine e la pulizia di una struttura alberghiera. Tutto ciò, ed è questo in tema che intendo sollevare, si scontra con quanto accade fuori dal centro. I residenti lamentano l'occupazione stabile dei luoghi pubblici e un bivacco permanente reso ancora più fastidioso dai resti delle consumazioni abbandonati negli angoli delle strade. Nell'area limitrofa al centro si sono registrati diversi furti ed anche un politico locale di sinistra ha dichiarato sulle pagine de Il Messaggero che i numeri dei migranti presenti a Rocca di Papa sono sproporzionati rispetto al numero degli abitanti residenti. Fuori dal centro di accoglienza si sono registrati altri episodi spiacevoli: il blocco della strada provinciale via dei Laghi, una sommossa violenta nata dal confronto tra due etnie diverse presenti nella struttura, un caso di violenza sessuale compiuto da un ospite. Insomma la realtà armonica percepita passeggiando nei corridoi di Mondo Migliore è sideralmente lontana da riflessi che arrivano nel paese e nelle zone confinanti. L'esasperazione e la mancanza di fiducia nella politica e la decadenza economica della nostra Nazione consentono l'attecchimento del "Prima gli Italiani"; ma l'istinto di sopravvivenza di un popolo e il bisogno di soddisfazione di alcuni interessi sono sintomo di razzismo o al contrario sono la rappresentazione legittima di un diritto? La mia non poca esperienza al governo di una pubblica amministrazione mi fa optare convintamente per la seconda ipotesi in quanto cresce di anno in anno la richiesta di intervento del pubblico in ambito sociale, sanitario, occupazionale, formativo. L'italiano in difficoltà che non trova occupazione non ha la sensibilità di percepire l'armonia che regna all'interno di Mondo Migliore, chi non ha un tetto sulla propria casa o chi magari ha subito uno sfratto non può comprendere il motivo per cui il suo Paese spende 35 euro al giorno a migrante, chi ha il sogno di costruirsi una famiglia e di crescere dignitosamente i propri figli non può accettare l'assenza di politiche per il sostegno alla natalità. L'accoglienza è un concetto bellissimo sul quale ogni essere umano dovrebbe spendersi per aiutare l'altro, ma siamo sicuri che l'altro in questo caso non sia esclusivamente materiale umano sul quale creare un business? Del fenomeno del caporalato se ne parla solamente dopo una tragedia, ma non interessa a nessuno lo sfruttamento che subiscono i lavoratori che passano intere giornate sotto il sole. Che io ne sappia, e tantissimi giornali ne hanno parlato, c'è stato solamente un Sindaco che ha osato sfidare i caporali imponendo, attraverso un'ordinanza, orari e condizioni civili per i lavoratori. Quel Sindaco, di destra, la pensa sicuramente come Nello Musumeci e dall'alto del suo ruolo ha dimostrato che l'integrazione non è uno slogan. Il migrante, e qui dovremmo distinguere tra migrante economico e rifugiato politico, per arrivare a salire sulle carrette che attraversano il Mediterraneo viene sfruttato chissà quante volte. Prima di finire in mano agli scafisti, basterebbe arrestarli e sequestrargli le imbarcazioni, o , ancora meglio, attuare un blocco navale, per altro idea non originale in quanto nel 1997 Prodi - Dini - Napolitano lo attuarono nei confronti degli albanesi, i migranti compiono percorsi di migliaia di chilometri che si percorrono sacrificando ogni bene o ricchezza personale. A volte a essere venduti sono gli stessi uomini e le stesse donne che arrivano esausti sulle nostre coste. Il migrante prima di arrivare in Italia ha già perso tutto, gli affetti, le amicizie, i beni e molto spesso anche la libertà. Chi non fa queste riflessioni limitandosi esclusivamente a recitare degli slogan non solo è fuori dai binari che conducono ad una sana accoglienza, ma arreca un danno enorme all'immagine dell'Italia che viene tacciata di razzismo. Le lacrime versate dai Capi di Stato di tutta Europa a Lampedusa sono ipocrite e irresponsabili. L'Europa della Merkel e di Macron è lontana anni luce dal concetto di cristiana accoglienza. Macron non ha esitato un secondo a ri-colonizzare la Libia, Angela Merkel è la prima che ha messo in atto una selezione del migrante in base alla sua provenienza. Usa e Australia hanno dei modelli ben definiti e funzionanti. Non condivisibili al 100%, ma regole chiare e selettive. Per l'Italia tutto ciò non sembra possibile. Basterebbe applicare un blocco navale e arrestare chiunque metta in piedi una tratta di essere umani e allo stesso tempo stabilire, per i soli migranti economici, delle quote sostenibili Stato per Stato. Con un serio modello di integrazione saremmo in grado di fare il bene di questi nostri fratelli senza ghettizzarli e senza togliergli la dignità di donne e uomini rinchiusi in un centro di accoglienza senza nulla da fare. Lo sfruttamento del migrante continua in Italia grazie al business creato dal Ministero degli Interni in collaborazione con l'Unione Europea e le cooperative che gestiscono i CAS e gli SPRAR. Nel Centro Mondo Migliore ho avuto modo di ascoltare le parole di un sacerdote autorizzato a rilasciare dichiarazioni alla stampa, parole che mi hanno convinto ancora di più del fallimento di questo sistema di accoglienza. Il sacerdote ha più volte ammesso che i migranti non sarebbero rimasti per più di due anni in Italia perché essi stessi ambiscono al raggiungimento di Paesi, specialmente quelli del nord Europa, nei quali esiste uno stato sociale più forte e nei quali esiste un modello di integrazione. Le parole del sacerdote sono l'espressione di una verità assoluta che mette in luce l'inadeguatezza italiana nel gestire l'accoglienza non esistendo gli strumenti per includere ed integrare gli uomini e le donne che passano per l'ennesima tappa di sfruttamento della loro vita in Italia. Che senso ha che il nostro Stato stanzi centinaia di milioni di euro per l'accoglienza se poi non riusciamo a dare ai nostri fratelli la dignità dell'insegnamento di una lingua, la possibilità di conoscere e quindi integrarsi con la nostra cultura, la chance di imparare un lavoro per contribuire al rafforzamento del nostro welfare? E poi l'Europa, la genesi di tutti i mali, la grande opportunità che è divenuta l'usurpatrice della nostra sovranità politica. L'Europa ci scrive annualmente il nostro Stato deve diminuire le risorse allocate per la sanità, per l'istruzione, per i servizi sociali, ma allo stesso tempo fa in modo che 200 mila persone ogni anno possano accedere (con la collaborazione degli scafisti) nel nostro Paese e gravare sui servizi socio assistenziali che sono sempre di meno e sempre di meno qualità. Davanti al centro di accoglienza che ha accolto altri 100 migranti non ho visto nessun esponente della Lega di Matteo Salvini tanto meno ascoltato nessuna parola dagli esponenti del partito del Ministro dell'interno. Strategia? Salvini ha affermato che dei 100 migranti se ne sarebbe occupata la CEI, ma Rocca di Papa è Italia e chi ci vive è italiano. Quella di Salvini mi è sembrata una bella supercazzola in stile amici miei. Inoltre vorrei capire dal Ministro dell'Interno come mai la Prefettura di Roma ha pubblicato un bando con scadenza 5 settembre per l'allocazione di 5000 migranti in Provincia di Roma nonostante egli stesso professi in ogni canale mediatico che la pacchia per i migranti è terminata con il suo arrivo. Anche sui 35 euro al giorno non ci vedo chiaro, il Ministro ha spesso affermato che avrebbe ridotto la quota dei 35 euro per stornare dei soldi in favore del soddisfacimento dei bisogni degli italiani più deboli, come mai sul citato bando le somme stanziate, 73 milioni di euro, sono basate sul contributo giornaliero di 35 euro a migrante? Ultima domanda: nel programma elettorale del centro destra si prevedeva il blocco navale, senza se e senza ma, come mai il Ministro dell'Interno ha cambiato idea? Non credo sia sufficiente giustificarsi affermando che gli altri leader europei non hanno mantenuto gli accordi presi sulla distribuzione dei migranti perché, se da un lato i leader di Spagna, Germania, Portogallo, ecc passano per bugiardi, dall'altro punto di vista il Governo italiano si delegittima e dimostra di avere uno scarsissimo peso politico in Europa. Sarebbe auspicabile che Salvini, da indiscusso leader del centro destra, ripristini la rotta sulla destinazione iniziale e attui una volta per tutte il blocco navale.