Abusivismo? Se ne dovrebbe occupare il Parlamento
Tra gli argomenti di tendenza dell'estate 2017 si inserisce prepotentemente la discussione sull'abusivismo edilizio e il recupero ambientale. A riaccendere l'attenzione su un tema già caldo e scottante è stato il giornalista Sergio Rizzo che dalle colonne del quotidiano "La Repubblica" ha riscoperto un problema, quello degli abusi edilizi, che la politica ha sempre affrontato con troppa leggerezza. E così, quando, in piena estate, l'opinione pubblica torna ad essere sensibile sull'argomento lo Stato italiano è costretto ad arretrare a Licata. Nella cittadina siciliana il Sindaco è stato sfiduciato dal Consiglio Comunale in quanto faceva abbattere case e ville dei suoi concittadini che con sentenze esecutive e passate in giudicato, erano stati condannati per abusivismo edilizio. Di fatto il Sindaco non faceva altro che rispettare la legge, cosa che anche gli altri Sindaci dello stivale fanno e dovrebbero fare. Anche diverse Procure italiane si sono riattivate richiedendo ai Comuni di procedere con le demolizioni per quelle abitazioni giudicate, a tutti i livelli abusive, ma non si è determinato chi effettivamente deve stanziare le somme per procedere all'abbattimento. Alla domanda: "chi mette i soldi?" tutto si ferma di nuovo. Comuni, Procure e Regioni fanno melina e tutto si ferma di nuovo. Chi è responsabile di questo immobilismo? La "Politica", ma solamente quella che ha governato e non quella che amministra oggi. E' quanto afferma il vice Presidente della Camera Luigi Di Maio che assegna tutte le responsabilità alla vecchia politica sottolineando che dopo tanti anni è complicato applicare le regole in quanto all'abuso consolidato si contrapporebbe il diritto alla casa acquisito da migliaia di famiglie italiane. Come dargli torto? O meglio come non considerare anche questo aspetto? Se torniamo per un attimo a Licata, provincia di Agrigento, Regione Sicilia (Governata dal M5S), come si sarebbe dovuto comportare il Sindaco di fronte ad un abuso da ottemperare a danno di una famiglia numerosa che andrebbe sfrattata? Come si dovrebbero comportare tutti i Sindaci d'Italia di fronte alle "giuste" richieste delle Procure di abbattere e davanti a evidenti questioni sociali da affrontare? Ecco! la risposta a tutto questo non credo sia nel "ruspismo salviniano" annunciato dal Ministro Del Rio o tanto meno nel voler dividere i cittadini tra onesti e disonesti, ritengo che in tutto questo c'entri la politica e che dalla politica si debbano avere risposte a questi problemi. Le parole di Di Maio sarebbero accettabili se lui fosse in grado di dimostrarci che tra gli atti depositati nelle commissioni parlamentari ci fosse una proposta di legge (che porti il suo nome) funzionale a derimere il dubbio del Sindaco di Licata sul far prevalere l'ottemperanza dell'abuso oppure considerare come "più forte" il diritto alla casa di chi l'ha tirata su per necessità. Finchè la politica non farà la politica nessuno sarà in grado di fornire risposte serie a chi oggi rischia la demolizione. Finchè la politica non tornerà ad occuparsi del territorio non si restituirà giustizia al cittadino onesto (che ha scelto di costruirsi una casa pagando le tasse e sottoscrivendo un mutuo) che andreabbe indennizzato,attraverso la costruzione di maggiori servizi, da finanziare con i proventi delle sanzioni derivanti dagli abusi speculativi.